Nel 1854 Tolstoj, appena ventiseienne, si trova sui bastioni come soldato d'artiglieria durante l'assedio di Sebastopoli. Davanti ai suoi occhi si rivela la realtà concreta della guerra: il panorama sfigurato dagli armamenti, la quotidianità degli abitanti che si trascina anche sotto i proiettili, morti e feriti ovunque. Muovendosi tra fango e colpi di mortaio, superando trincee e ospedali da campo, crolla la leggenda che ha già raggiunto la Russia intera e diventa chiaro che coloro che combattono sono in fin dei conti uomini ordinari, capaci di atti eroici ma anche di gesti codardi, di elevarsi verso più alti ideali ma anche di soccombere a sentimenti meschini. Una nuova traduzione per i giovanili "Racconti di Sebastopoli" di Lev Tolstoj, che consegnano al lettore un resoconto lucido e fedele delle diverse fasi dell'assedio, portando alla luce la verità passata sotto silenzio nei dispacci militari.